Sarà capitato anche a te di partecipare a dei corsi motivazionali in un momento della tua vita in cui eri in cerca di una spinta che ti portasse a un cambiamento. Scommetto che abbiamo fatto un’esperienza simile: all’inizio il corso ci ha caricato di energie e buoni propositi ma poi, una volta a casa, sono ricomparse la frustrazione e l’insoddisfazione. Forse ancora più potenti di prima…
Immagina la scena.
Sei a teatro, le luci sono soffuse, la musica si fa incalzante e si apre il sipario. Entra sorridente e ben vestito il protagonista dello show e dopo uno scrosciare di applausi inizia il suo spettacolo. Durante la performance si alternano momenti strappalacrime, altri che fanno battere il cuore. Si canta, si balla, ci si emoziona. Ascolti storie di successo e di rivincita. Ti assegnano compiti, fai esercizi di visualizzazione, di respirazione e tutti sembrano essere tuoi amici di sempre. Piangi, ridi, ti senti in cima al mondo.
Poi i ringraziamenti e la promessa che andrà tutto bene, perché “se vuoi puoi”.
Le luci si abbassano, sipario. Si torna a casa.
Per qualche giorno continui a ripensare ai consigli che hai ricevuto, racconti la tua esperienza a tutti in cerca di approvazione ma in poco tempo le tue vecchie abitudini riprendono il sopravvento e la tua vita torna a scorrere esattamente come prima. Anzi, con un pizzico di malinconia in più perché senti di aver sprecato l’ennesima occasione per realizzarti ed essere felice.
Come mai i corsi motivazionali più che darti motivazione te la sottraggono?
I corsi motivazionali si presentano come una soluzione facile e indolore per raggiungere i propri obiettivi, ma non funzionano quasi mai per questo scopo. Per comprenderne la ragione è utile capire come funziona la motivazione nell’essere umano e come può essere sfruttata davvero a nostro vantaggio.
Rifacendoci alle Teoria dell’Autodeterminazione (Self-Determination Theory, SDT) sviluppata da Deci e Ryan, possiamo distinguere due tipologie di motivazione: una intrinseca e un’altra estrinseca a ogni persona.
La motivazione estrinseca si verifica quando le persone sono spinte a fare qualcosa per ottenere una ricompensa esterna o per evitare una punizione. Può essere efficace nel breve termine, ma spesso non è sostenibile a lungo termine perché dipende da fattori esterni che possono cambiare o scomparire. Per esempio: studiare per prendere buoni voti al fine di compiacere genitori e professori, lavorare a un progetto per ottenere un bonus o una promozione, fare esercizio fisico per ricevere complimenti da amici e parenti.
La motivazione intrinseca invece è un tipo di motivazione che spinge una persona a svolgere un’attività per il puro piacere e soddisfazione che ne deriva, piuttosto che per ottenere una ricompensa esterna o evitare una punizione. Quando una persona è motivata intrinsecamente, trova l’attività stessa gratificante e appagante, il che la rende incline a impegnarsi in essa per il semplice piacere di farlo. Per esempio: studiare un argomento perché lo si trova interessante e appassionante, lavorare a un progetto che permette di esprimere i propri talenti e le proprie potenzialità anche se non è remunerato, dedicarsi a uno sport perché si ama sfidare se stessi e provare la sensazione di superare i propri limiti.
La Teoria dell’Autodeterminazione rende evidente come un corso motivazionale agisce come fattore esterno per ispirare le persone all’azione e, pertanto, come motivazione estrinseca ed effimera.
Consideriamo inoltre che molti corsi motivazionali si basano sul cosiddetto Effetto di Adattamento Emozionale, ovvero su un innalzamento temporaneo dell’emozione e dell’energia, spesso attraverso discorsi ispiratori e attività dinamiche. Tuttavia, l’effetto di adattamento emozionale suggerisce che le persone tendono a tornare al loro livello basale di emozione dopo un breve periodo, rendendo difficile mantenere l’elevata motivazione senza un supporto continuo e strutturato.
Per comprendere meglio il funzionamento della motivazione è utile approfondire anche la Teoria dell’Autoefficacia dello psicologo canadese Albert Bandura. Stando a questa teoria l’essere umano esercita su se stesso una auto-riflessione sui propri pensieri, sulle proprie capacità e sulla possibilità di generare nuove forme di pensiero. Inoltre è in grado di dirigere e di motivare se stesso mediante obiettivi e incentivi (stabiliti con standard personali) restando autonomi rispetto ad ogni altro fattore esterno. Quindi, arrivando al punto, il senso di autoefficacia percepita è la convinzione circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati.
Semplifico.
Mettendo insieme queste teorie, possiamo affermare senza timore che la motivazione è qualcosa che scaturisce dal nostro profondo e, più nello specifico, dai nostri bisogni e dai nostri desideri. Quando sentiamo la necessità impellente di soddisfare un nostro bisogno (per esempio quello di Autorealizzazione ovvero, “la propensione dell’essere umano a realizzare le proprie potenzialità, sia dal punto di vista della maturazione interiore, psichica ed emotiva, sia da quello del comportamento esteriore” – Treccani) dobbiamo mettere in campo le nostre capacità di definizione di un obiettivo chiaro e di tutte le nostre risorse per avviare azioni concrete per realizzarlo. Ed è in questo processo proattivo che emerge la motivazione e che resta attiva fintanto che il processo di realizzazione dell’obiettivo è in corso.
Qual è il metodo migliore per raggiungere in modo concreto i tuoi obiettivi?
Il modo più efficace per raggiungere un obiettivo non è quindi cercare motivazione qua e là, ma affrontare un percorso volto all’analisi dei propri bisogni, alla definizione dei propri obiettivi e alla strutturazione di una strategia fatta di azioni pratiche e concrete per realizzarlo.
Un bel detto che mi piace molto afferma che “nel fare, non solo nel possedere, risiede la felicità”: è questo il senso del messaggio che voglio mandarti. Se vuoi raggiungere un obiettivo non devi cercare la motivazione ma costruirla con l’azione. Non un’azione qualsiasi, ma un’azione ben pianificata all’interno di una strategia solida, pratica e sostenibile.
Non hai bisogno di qualcuno che ti dica cosa devi e non devi fare, non hai bisogno di pagare ancora a lungo gli errori del passato, non hai bisogno di essere nulla di diverso dalla persona che sei già. Hai invece bisogno di comprendere quali sono le tue potenzialità innate, di allenarle e sfruttarle a tuo vantaggio per renderle subito uno strumento che genera risultato e soddisfazione.
Come funziona il mio Metodo “Miniera d’Oro” e a chi si rivolge?
Il metodo “Miniera d’Oro” è un percorso il cui obiettivo è aiutare le persone che coltivano molti interessi contemporaneamente (multipotenziali o persone con forti tratti multipotenziali) a fare luce su ciò che vogliono davvero e a come ottenerlo con le proprie forze.
Il mio metodo di lavoro è costruito sulla base del Coaching Professionale, ideato da John Whitmore e Timothy Gallwey, considerati i padri fondatori del metodo originario. Come loro, anche io, credo profondamente nell’unicità di ogni persona, nella ricchezza delle potenzialità che ognuno di noi nasconde dentro di sé e nella incredibile capacità di ognuno di potersi autorealizzare con i propri mezzi (aggiungendo magari un piccolo supporto!).
Per queste ragioni il mio metodo di lavoro è flessibile e si adatta a ogni persona, purché nutra dentro di sé una forte spinta al cambiamento e al miglioramento. Con il mio Metodo “Miniera d’Oro” non ti insegnerò ad essere una persona diversa da quella che sei già (sarebbe un peccato!), ma ti permetterò di apprendere un metodo che esalterà le tue potenzialità, le tue capacità e i tuoi talenti. Insieme a me, anche tu potrai trovare la tua personale strada verso il raggiungimento dei tuoi obiettivi e finalmente potrai raggiungere un senso di appagamento, realizzazione e di felicità.
In conclusione.
In questo articolo abbiamo scoperto che il motivo principale per cui i corsi motivazionali non funzionano è perché agiscono su fattori esterni anziché interni.
Infatti, come confermano gli studi condotti da alcuni studiosi come Deci e Ryan (Teoria dell’Autodeterminazione) e di Bandura (Teoria dell’Autoefficacia), la motivazione più intensa e duratura è quella mossa da bisogni interni, e non da bisogni esterni come gratificazioni, ricompense e accettazione sociale.
Con queste consapevolezze in mano, possiamo quindi concludere che il miglior modo per essere motivati è scavare dentro di sé per scoprire quali sono i propri bisogni, desideri e aspirazioni per poi costruire un piano di azione pratico, costante e personale.
Con il mio metodo di lavoro “Miniera d’Oro” aiuto, nello specifico, le persone multipotenziali a fare ordine tra i loro mille interessi e restare motivati tutto il tempo necessario per portare a termine un obiettivo importante per la loro autorealizzazione personale.
Silvia Vernelli
Sono la prima Life & Multipotential Coach italiana. La mia missione è accompagnare le persone multipotenziali in un percorso verso l’autorealizzazione personale Grazie al mio metodo di lavoro esclusivo e alla mia esperienza personale di vita come multipotenziale, ti dimostrerò che anche tu puoi trovare un equilibrio tra il tuo desiderio di pace e la tua fame di cambiamento.