Fai così, fai colì, non fare questo, non fare quello… ma basta! Guru, professionisti, persone più grandi di noi si pongono spesso come se avessero la verità in mano. Dietro ad ogni angolo si annida qualcuno che vuole insegnarci come vivere e come avere successo. Ebbene, forse te ne sarai già accorto, ma questa mole di consigli oltre ad essere fastidiosa non ti aiuta… Parliamone meglio qui sotto!
Perché i consigli non richiesti ci danno fastidio?
I consigli, soprattutto se non richiesti, possono essere molto fastidiosi e possono gettarci in uno stato di frustrazione. Come mai?
- Mancanza di rispetto verso le nostre capacità. Anche se chi ci dà consigli spesso lo fa con la migliore delle intenzioni, finisce per fare più danni che altro alla nostra autostima. Quando un consiglio viene imposto dall’alto, con fare autoritario e come se fosse una verità assoluta, può farci sentire incapaci e inadatti in quella situazione. Un consiglio dato come se fosse una regola standard è pericoloso anche perché non tiene conto né del contesto né delle capacità, abilità e potenzialità di chi ha di fronte. Quindi, anche se un consiglio può avere la sua bella dose di buone intenzioni, non è detto che noi possiamo metterlo in pratica. Non ci siamo!
- Incomprensione delle nostre emozioni e dei nostri bisogni. Il presupposto principe nel dare buoni consigli è che bisogna aver chiaro con chi stiamo parlando. Siamo tutte persone uniche, con valori differenti ed esigenze diverse. Chi non è disposto a empatizzare, cambiare punto di vista e mettersi nei panni di chi sta parlando, non potrà mai dare dei buoni consigli.
- Egocentrismo. Un altro presupposto per dare un buon consiglio è quello di ascoltare in modo attivo l’interlocutore. Quindi ascoltare senza interrompere, senza dare giudizi e creando un ambiente di dialogo accogliente, dove la persona che si sta aprendo con noi possa sentirsi libera di esprimere pensieri ed emozioni.
Molte volte invece chi dovrebbe solo ascoltare prende il sopravvento e vuole primeggiare nella discussione. Così non fa altro che riportare le sue esperienze di vita, giudicare tutto ciò che dici, dare opinioni non richieste, sminuire i tuoi problemi (che in confronto ai suoi sono bazzecole!), interromperti, anticipare ciò che stai per dire e via dicendo. Insomma, più che darti i consigli, una persona egocentrica non fa altro che parlare di sé e finisci tu per dare sollievo a lui caricandomi inoltre di ulteriore stress. - Banalità. Se il consiglio deve essere qualcosa tipo: “Vedrai che il tempo sistema le cose” e “Se ci credi veramente sono sicuro che riuscirai”, è fiato sprecato. Questi consigli preconfezionati di sicuro li conosci già, e sai anche già che non funzionano nel tuo caso. O almeno non in quel momento.
Inoltre sentirsi ripetere queste frasi trite e ritrite possono instillarci il senso di colpa di non essere abbastanza bravi a gestire quella situazione. - Scarsa autenticità. Ok le belle parole e i buoni intenti, ma quella persona che dispensa buoni consigli poi li segue nella sua vita? L’assenza di coerenza tra le parole pronunciate e le azioni compiute dalla stessa persona non ci danno conforto. Anzi, perché dovremmo credere a una persona che ci dice di comportarci in un modo quando lei per prima non segue quelle regole? Questo sì che è frustrante.
I consigli non ti sono di aiuto!
Come se non bastasse, i consigli molte volte non ci sono di aiuto. Anche se questi provengono da persone a noi care, che ci conoscono bene, o da Coach, motivatori ed esperti di crescita personale.
- Non tengono conto della tua unicità. Se i consigli ti fanno sentire sbagliato, è perché loro sono limitanti e non tengono conto della tua grandezza. Pensa di essere uno squalo, come potresti mai adattarti a una boccia per pesciolini rossi? Tu hai un’enorme ricchezza fatta di potenzialità, talenti, capacità ma anche emozioni, valori e bisogni. Tutto questo è difficile da semplificare e rendere universale.
- Ignorano le tue potenzialità. Ognuno di noi nasce con un patrimonio di potenzialità, ovvero una serie di abilità, capacità e risorse che può essere sviluppato per raggiungere risultati desiderati nella vita. Le potenzialità sono la nostra forza, perché ci aiutano a capire ciò che vogliamo e a realizzarlo. Purtroppo però, nel corso della vita, spesso tendiamo reprimerle. Infatti è facile che non si addicano al modello di adulto standard che esige la nostra società. È facile essere più presi da ciò che gli altri si aspettano da noi e preoccuparsi di essere adulti rispettabili che ascoltarsi e agire secondo la propria natura. Ma questo ha un prezzo.
Quando reprimiamo le nostre potenzialità avvertiamo un senso di malessere, di frustrazione e di fallimento. Il nostro corpo e la nostra mente ci inviano chiari segnali (malattie, disagi, ecc…) che dobbiamo riprendere in mano le nostre potenzialità, perché solo così possiamo essere felici. E tutti noi siamo predestinati alla felicità. - Non considerano il tuo contesto personale. Neanche chi ti conosce bene sa davvero tutto quello che stai passando e che hai passato. Solo tu puoi sapere davvero ciò che desideri, prefissarti un obiettivo che ti rispecchi ed essere in grado di costruire un percorso verso il suo raggiungimento. I tuoi tempi, le tue esigenze e i tuoi bisogni sono qualcosa che appartiene solo a te e che forse ancora devi scoprire anche tu…
- Prediligono l’insegnamento all’apprendimento. C’è un fenomeno che fa parte della nostra natura che emerge soprattutto negli anni dell’adolescenza che prende il nome di “reattanza”. In psicologia la reattanza viene definita come “una resistenza psicologica a non eseguire ordini che provengono da persone molto vicine e/o amate che in qualche modo controllano la nostra vita: soprattutto persone di famiglia come genitori, mogli, mariti, ma anche il datore di lavoro.” Sarà capitato anche a te di odiare quel libro che eri obbligato a leggere a scuola (stai pensando alla Divina Commedia anche tu?) e di riscoprirlo con piacere anni dopo, quando eri stato tu a scegliere di aprirlo, sfogliarlo e assaporarlo. Questo limite dell’insegnamento, ovvero un’imposizione ad imparare qualcosa senza farne esperienza diretta e volontaria, è il limite più evidente dell’insegnamento.
Ma per comprendere il potere dell’apprendimento dobbiamo spingerci ancora oltre.
Infatti, mentre l’insegnamento consiste nel trasmettere conoscenze da una persona (insegnante, mentore o formatore) a un’altra, l’apprendimento è un processo di scoperta individuale. Nel primo caso sì, potrai imparare nuove cose ma saranno fine a se stesse. Quando invece apprendi qualcosa sfruttando i tuoi mezzi e facendo i tuoi errori, allora il risultato che otterrai alla fine del processo ti inonderà di soddisfazione e appagamento. L’apprendimento è un’esperienza che si muove da dentro l’individuo e permette di rafforzare la tua autostima, la fiducia in te stesso e il senso di autoefficacia (ovvero, avrai l’impressione che le tue azioni siano significative per realizzare i tuoi obiettivi). - Non possono gestire la multipotenzialità. La multipotenzialità è infatti una caratteristica che si esprime in moltissime forme diverse (nel mio articolo Multipotenzialità: è possibile dare una definizione univoca? sviscero questo tema). Quello che accomuna i multipotenziali è la grande varietà di interessi e di attività che amano svolgere ogni giorno e i cambiamenti radicali che compiono periodicamente nella loro vita, privata e lavorativa. Ogni multipotenziale ha tempi, capacità, talenti ed esigenze non solo uniche (come tutte le persone del mondo) ma anche molto numerose e variabili nel tempo! Per queste ragioni nessuno può conoscere il consiglio perfetto da dare a un multipotenziale… semplicemente perché non esiste!
Come trovare allora la tua strada?
Ciò di cui hai bisogno per autorealizzarti ed essere felice non è imitare il percorso di qualcun altro e seguire i suoi consigli, ma apprendere un metodo flessibile che ti consenta di raggiungere i tuoi obiettivi in modo autonomo.
Soprattutto se sei un multipotenziale ti sarai accorto come è impossibile trovare un’altra persona simile a te in tutto e per tutto. Certo, avrai conosciuto altri multipotenziali pieni di interessi, di esperienze e di sogni ma nessuno condivide il tuo stesso passato e il tuo stesso presente. Questo la dice lunga sull’aiuto che possono offrirti: possono ispirarti, motivarti, darti degli spunti ma nessuno può insegnarti cosa e come fare per autorealizzarti.
Ok Silviè, ma se adesso sono un multipotenziale sperduto, non so ciò che voglio e figuriamoci se immagino come raggiungerlo… cosa dovrei fare?
Per prima cosa non pensare neanche un istante di rinunciare alla tua natura di multipotenziale! E poi leggi qua…
Il mio metodo per aiutare i multipotenziali ad autorealizzarsi.
Anche io sono una multipotenziale e per tanti anni ho cercato di trovare il modo per essere felice e serena nonostante tutto ciò che facevo, sia nel lavoro che nella vita, a un certo punto finiva per darmi alla noia. Sono sempre stata combattuta tra il desiderio di fare cose nuove, cambiare, sperimentare e la voglia di stare tranquilla, ferma e in pace con il mondo. Ho cambiato percorsi di studio, ho cambiato lavori, ho cambiato città, case, amicizie e relazioni prima di capire come trovare il mio centro e mantenerlo.
Solo dopo aver terminato il mio percorso di studio per diventare Life Coach Professionale e socia A.Co.I. ho capito come coniugare le mie potenzialità, con il bisogno di esprimere la mia multipotenzialità e il mio desiderio di avere una vita serena.
Così ho dato vita a una professionalità nuova (sono la prima e unica Life & Multipotential Coach) e a un percorso di Coaching specifico per aiutare i multipotenziali ad autorealizzarsi autonomamente. Il mio Metodo Miniera d’Oro è uno strumento prezioso che ti permette di fare ordine tra i tuoi numerosi interessi, focalizzarti sull’unica cosa davvero importante per te ora e realizzarla in modo rapido, autonomo e appagante. Non vuole in nessun modo snaturarti e spiegarti come devi fare per autorealizzarti, ma ti aiuterà a definire i tuoi obiettivi e a definire una strategia operativa per realizzarli sfruttando le tue potenzialità. In più non si prefigge di trovare una versione di te definitiva, ma di darti gli strumenti per rimetterti in gioco ogni volta che ne avrai bisogno.
In conclusione.
In questo articolo abbiamo visto tanti motivi che ci portano non solo a non apprezzare i consigli non richiesti, ma addirittura a trovarli fastidiosi. Inoltre abbiamo scoperto che i consigli non richiesti il più delle volte non sono neanche utili perché non tengono conto di alcuni aspetti importanti come la nostra unicità, le nostre potenzialità e il nostro contesto.
Anche io, come multipotenziale, mi sono scontrata tante volte con i consigli di tutte quelle persone che volevano insegnarmi come vivere e come essere felice con le loro regole. Ho capito che il “metodo dei consigli” non funziona quasi mai, e così ho creato un metodo per aiutare i multipotenziali ad autorealizzarsi sfruttando le loro proprie capacità, potenzialità e talenti.
Silvia Vernelli
Sono la prima Life & Multipotential Coach italiana. La mia missione è accompagnare le persone multipotenziali in un percorso verso l’autorealizzazione personale Grazie al mio metodo di lavoro esclusivo e alla mia esperienza personale di vita come multipotenziale, ti dimostrerò che anche tu puoi trovare un equilibrio tra il tuo desiderio di pace e la tua fame di cambiamento.